Virtus Sagittae di L'Aquila
Compagnia arcieri medievali Virtus Sagittae di L'Aquila
La Compagnia Arcieri Storici Medievali "Virtus Sagittae" di L'Aquila nasce nel Marzo 2002, realizza e partecipa, unitamente ad altri gruppi, ad esibizioni, tornei e rievocazioni storiche organizzate in varie città.'
La Compagnia entra a far parte dall'Ottobre 2005, all'atto della sua fondazione, della L.A.M. (Lega Arcieri Medievali), una libera associazione che riunisce numerosi gruppi di arcieri storici di tutta Italia e della Repubblica di S. Marino.'
La Compagnia Arcieri di L'Aquila ha ottenuto ottimi piazzamenti nelle gare disputate ed ha riscosso apprezzamenti per i costumi realizzati: fiore all'occhiello è il risultato conseguito il 24 Luglio 2005 nella Repubblica di San Marino dove si è concluso il primo Campionato Italiano di arcieria storica. In questa occasione, rimarchevoli sono stati i piazzamenti degli arcieri aquilani che hanno conseguito il primo e il terzo posto nell'arco in fibra per il settore maschile ed il primo ed il secondo posto nella categoria under 14.
Oltre ai risultati agonistici, ciò che accomuna i componenti della Compagnia è la passione per questa disciplina e l' interesse per la rievocazione storica al fine di far conoscere la storia e le tradizioni della nostra città.
Gli archi che vengono utilizzati sono di produzione artigianale, di foggia italica, ricavati utilizzando un' unica doga di legno; sempre in legno sono realizzate le frecce, costituite da un'asta sulla quale viene intagliata la "cocca" ed inserite punte di ferro e penne naturali.
I costumi e gli accessori sono realizzati artigianalmente seguendo, il più scrupolosamente possibile, i modelli dell'epoca.
La Compagnia è in continua espansione, accogliendo persone singole o gruppi familiari animati dalla stessa passione per l'arcieria storica.
Forniamo di seguito alcuni cenni storici della nostra città.
Breve storia della città de L'Aquila
Il primo documento storico del capoluogo regionale abruzzese, risale al 300 a.c. durante le guerre sannitiche in cui si parla dell'esistenza di una guarnigione romana accampata in una zona denominata "Aquila" e posta a difesa di Amiternum che combattè anche anche contro Pirro ed Annibale.
Testimone di ciò, è la presenza nel centro della città del "Torrione" un frammento di muro risalente a quel periodo nelle cui zone adiacenti sono state rinvenute numerose tombe di soldati romani.
Il Medioevo, con la testimonianza dello storico Buccio di Ranallo, afferma che Federico II di Svevia fondò la città nel 1254 che venne però completata da suo figlio Corrado IV. Nel 1259 L'Aquila, ribellatasi, fu assediata e rasa al suolo da Manfredi. Alla morte di questi il nuovo re, Carlo D'Angiò la riedificò, secondo la leggenda, con l'aiuto degli abitanti e dei baroni dei 99 borghi e castelli della Sabina rendendola più ricca e potente della stessa Roma, seconda per importanza solo a Napoli.
Il 29 agosto 1294 nella Basilica di Collemaggio della città, Pietro dal Morrone viene incoronato Papa con il nome di Celestino V e che istituì la Perdonanza: la prima forma di Giubileo.
Come potenza militare gli Aquilani non smentirono mai le loro bellicose origini sabine combattendo una serie di guerre contro altre città per il predominio di terre vastissime e guadagnandosi l'appellativo di "fedelissima" della Chiesa e degli Angioini.
In quel periodo, L'Aquila, divenne una delle città commerciali più ricche d'Europa, centro nevralgico dei traffici di merci che avvenivano tra il sud d'Italia e il resto del continente.
Nel 1413, uno dei più famosi capitani di ventura, il conte Andrea "Braccio" Fortebraccio da Montone, decise di conquistare L'Aquila, ma dopo un anno di assedio, il condottiero venne sconfitto e ucciso dagli aquilani.
Nel '500, L'Aquila si ribellò agli Aragonesi, succeduti agli Angioini e fu l'inizio di una crisi dalla quale non si risollevò più. Gli spagnoli punirono severamente il coraggio aquilano: riempirono il centro di soldati e costruirono un enorme fortezza indistruttibile dalle armi da assedio "ad reprimendam Aquilanorum audaciam".
Dopo due secoli, nel 1703, L'Aquila venne quasi completamente distrutta da un violentissimo terremoto. Tuttavia la città risorse in una veste neoclassica tanto da venire chiamata "piccola Roma".
Nel 1861 divenne capoluogo di regione.